Salvate il soldato Justin!

Dal Presidente Avv. Tagliaferri riceviamo e, volentieri, pubblichiamo.

“Caro Justine (e certamente non Just),

l’altro ieri sera ho letto la tua e-mail e non me ne vorrai se non ti ho risposto tempestivamente, ma la domenica sera ho altro da fare che creare blog e scrivere pedanti e piccati comunicati, da cui traspare che, più che un “appassionato della Camera penale”, sei in realtà soltanto un povero rosicone, al quale non va proprio giù l’esito delle recenti elezioni e la nuova composizione del Direttivo che ne è conseguita.

Analogamente, non me ne vorrai se non scenderò al tuo livello ed in futuro mi asterrò da ulteriori contatti con te, ma ho un vero e proprio disprezzo per chi – soprattutto se è un avvocato – si trincera nell’anonimato e non ha nemmeno il coraggio di metterci la faccia, preferendo la comoda delazione al più impegnativo confronto.

A questo riguardo, la tua conoscenza nel dettaglio di quanto avvenuto nel Direttivo del 19 gennaio ed addirittura l’espresso rinvio al “divertente verbale della seduta”, che ancora non è stato redatto dal Segretario, mi induce più di qualche sospetto sulla tua identità, corroborato peraltro dalla perfetta corrispondenza tra il giudizio che ho di costui e quello che ho di te.

Per concludere, voglio rassicurarti che non sono affatto preoccupato che tu possa uscire dall’anticamera, essendo quello l’habitat naturale di chi è condannato dalla propria viltà a vivere nell’ombra, mentre io resterò saldamente nella Camera, incurante delle tue maldicenze.

Saluti anche a Max, che non so chi sia, ma se è una tuo amico, è tutto un programma.”

Lascia un commento